La migliore soluzione per risparmiare energia ed evitare potenziali rischi è un piano di manutenzione dell’impianto elettrico accurato e regolare che si traduce in bollette più leggere! Uno dei consigli più importanti in questo caso – ovvero “le best practices” come dicono gli inglesi – è che la manutenzione ordinaria deve essere fatta a livello modulare. Quindi la prima verifica va fatta mensilmente sul funzionamento dell’interruttore differenziale (così detto “salvavita” – il dispositivo di sicurezza che se azionato per esempio con un sovraccarico interrompe tutto il flusso elettrico della casa). È facile riconoscere l’interruttore differenziale poiché è contrassegnato dalla lettera T (test) sul quadro elettrico.
Continuando con la guida alla manutenzione dell’impianto elettrico è necessario verificare di non avere cavi elettrici a vista e che le prese della corrente e gli interruttori siano integri e fissati alle pareti.
Un’altra “best practice” è un controllo annuale degli interruttori, serraggio viti e connessioni varie, stato dei conduttori, l’integrità delle prese, dei conduttori di collegamento e di protezione. È anche consigliabile effettuare un controllo capillare sulle prese affinché abbiano gli schermi di protezione e sui cavi degli elettrodomestici, la fonte di maggior consumo, ben dispiegati e senza segni di usura.
Anche se abbiamo sempre più necessità di disporre di prese nelle nostre case per le tante ‘ricariche’ di cui abbiamo bisogno, è molto importante non esagerare in prese multiple, adattatori e ‘ciabatte’ e staccare le prolunghe dalle prese quando non sono in uso.
È comunque consigliabile una manutenzione dell’impianto elettrico effettuata da un tecnico elettricista ogni dieci anni (il prezzo medio di questo servizio è di circa 300 euro). Un controllo professionale può aiutare a scegliere gli interventi necessari per modernizzare l’impianto, con l’obiettivo di ridurre i propri consumi. Gli interruttori smart a comandi sensibili alla luce e al movimento possono essere molto utili a tale scopo, ad esempio quelli ad infrarossi con deviatori energy saving che spengono la luce quando non viene registrato nessun movimento. Un altro esempio sono ‘dimmer’ che regolano l’intensità dell’illuminazione – adattandola alle proprie necessità e ottimizzando i consumi di elettricità.
Inoltre, lo sapevi che con le nuove prese WiFi puoi visualizzare dallo smartphone i consumi di una presa elettrica connessa? È anche possibile ricevere notifiche se la potenza contrattuale è superata, per evitare blackout e ricevere segnalazioni su malfunzionamento degli elettrodomestici. Le nuove prese flat offrono una garanzia di sicurezza e protezione con una maggiore distanza tra parete e contatti: cioè, dispositivi forniti di un sistema di sicurezza che impedisce l’accesso ai fori con corpi estranei. È inoltre raccomandabile controllare le spine, riduttori e prese multiple così come verificare l’esistenza della marcatura ‘CE’ e ‘IMQ’ su questi componenti.
Non dimenticare, infine, neanche di:
- verificare la potenza supportata (watt da confrontare con quelli assorbiti dagli apparecchi collegati);
- mai sovrapporre le spine collegandole a più riduttori o prese multiple;
- verificare la loro integrità come la presenza di bruciature, segni di fusione, ossidazioni dei contatti;
La connessione non deve subire sforzi meccanici, così come per l’ingombrante spina ‘schuko’ per la quale facciamo largo uso di riduttori, ma l’alloggiamento in una presa da incasso se possibile è preferibile, ne aumenta le prestazioni e la sicurezza.