Comprare casa non è mai stato così conveniente come oggi! Ma i costi non finiscono lì, e per risparmiare davvero può essere estremamente utile avere ben chiare tutte le agevolazioni e i bonus attualmente disponibili. Con Risparmia Con Noi cercheremo di aiutarvi facendo un po’ di ordine su ogni possibilità a vostra disposizione.
Diversi esperti operanti nel mercato immobiliare affermano che erano anni che non si vedeva un così buon momento per risparmiare sull’acquisto della casa. In particolare, nelle grandi città, con un più forte ribasso nelle zone centrali, causato dalla fuga verso le zone più green. Secondo Nomisma, a Roma i prezzi medi sono scesi di -1,1%, -2,4%. Anche i tassi fissi sui mutui ad oggi restano estremamente bassi, anche se probabilmente saranno sostituti, a partire dall’estate dai più incerti tassi variabili.
Ma quando si compra una casa, oltre al prezzo dell’immobile e al tasso sul mutuo, bisogna mettere in conto tantissime altre spese accessorie legate al mutuo, alla fase istruttoria, agli atti notarili e all’imposta sostitutiva.
Vediamo dunque dove si può cercare di risparmiare:
Valutazione dell’investimento
Per la valutazione dell’investimento, prima di tutto è necessario controllare il valore di mercato in metri quadri calcolato dalla banca dati delle quotazioni di mercato dell’Agenzia delle Entrate. Se non si rientra nella fascia tra minimo e massimo della valutazione scatta il primo segnale d’allarme nel caso in cui, l’acquisto sia subordinato alla concessione di un mutuo bancario e quindi sottoposto a perizia. Comprando in contanti invece sarai libero di pagare l’immobile quanto desideri.
Agevolazioni fiscali
In quanto alle agevolazioni fiscali, invece, con l’utilizzo del bonus prima casa, acquistando da un privato o da un ente esente da Iva, pagherai l’imposta di registro al 2% del valore catastale dell’immobile. Inoltre, le imposte ipotecarie e catastali saranno calcolate nella misura fissa di 50 euro ciascuna. Nel caso in cui il venditore sia soggetto ad Iva, l’aliquota salirà al 4% e le imposte saranno calcolate in misura di 200 euro ciascuna. Per usufruire dell’agevolazione Prima Casa è necessario che l’immobile sia nello stesso Comune dove l’acquirente risiede, o dove ha stabilito la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto. Chiaramente, al momento della stipula dell’atto notarile di compravendita non si potrà essere proprietari, neanche di una quota, di altre abitazioni presenti nello stesso Comune, o all’interno di tutto il territorio nazionale per tutti quelli che in passato hanno già usufruito di questa agevolazione. Inoltre, l’immobile ottenuto tramite l’utilizzo di questo bonus non potrà essere rivenduto per i primi 5 anni.
Nello specifico, le agevolazioni che offre il bonus prima casa sono la detrazione dall’Irpef del 19% degli interessi passivi sul mutuo, su un importo massimo di 4.000 euro. Se c’è stata l’intermediazione di un’agenzia immobiliare verrà applicata la detrazione Irpef del 19% anche ai compensi per le commissioni d’agenzia sino a 1.000 euro. E soprattutto se la prima casa è l’abitazione principale del contribuente si potrà godere dell’esenzione del pagamento dell’Imu (Imposta Municipale Unica) e della Tasi (la tassa sui servizi indivisibili).
Agevolazioni per i giovani
Per quanto riguarda i giovani, il governo ha recentemente approvato delle misure per sostenere i giovani durante l’acquisto della loro prima casa. Sono compresi tutti gli under 36 con Isee inferiore a 40mila euro. Cosa prevede? l’esonero dall’imposta di registro (pari al 2% del valore catastale), sul mutuo (pari allo 0,25% del finanziamento) e ipotecaria e catastale (pari a 50 euro ciascuna). Se la compravendita è assoggettata all’Iva, oltre all’esenzione da queste imposte è previsto un ristoro pari all’Iva pagata. L’esenzione sarà valida per tutte le operazioni effettuate entro la fine del 2022. Più precisamente questo bonus offre un notevole risparmio per le stipule davanti al notaio che prevedono tutta una serie di aggravi di costi, soprattutto l’imposta di registro che per un appartamento medio in città può costare dai 2.000 ai 5.000 euro. Inoltre, L’iter burocratico per finalizzare l’acquisto prevede la proposta dell’acquirente con un assegno del 3% sul totale e il compromesso con un versamento del 5%. Nel caso di completa intesa tra le parti, quest’ultimo può essere saltato.
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