Il fenomeno del food delivery è in forte aumento, e ormai farne a meno sembra impossibile. Ma un servizio vale l’altro? Scopriamo quali sono le differenze tra le diverse app e siti che propongono la ristorazione a domicilio.
Oggi vogliamo confrontare con voi le diverse compagnie di food delivery, con l’obiettivo di identificare i migliori servizi di ristorazione a domicilio. Tra i diversi parametri da valutare abbiamo sicuramente il network di ristoranti presenti sulla piattaforma, la facilità e l’efficacia di utilizzo dell’app, la copertura del servizio di consegna e la rapidità, oltre al rispetto della sicurezza e dei protocolli sanitari. Anche coupon e sconti online con codici promo aiutano a comporre il mosaico delle scelte. In molti programmi di fedeltà sono comuni gli sconti per chi fa iscrivere un amico.
In generale tutte le piattaforme richiedono l’iscrizione mediante il caricamento dei propri dati di carta di credito o app di pagamento. Solitamente l’addebito avviene al momento in cui si finalizza l’ordine, o in alternativa, alcune compagnie consentono il pagamento in contanti o con Pos al momento della consegna.
Esistono tantissime piattaforme locali capaci di offrire servizi ottimi e specifici, nonostante ciò, oggi abbiamo deciso di concentrarci sulle compagnie di delivery più conosciute e utilizzate: Deliveroo, Glovo, Just Eat ed Uber Eats.
Deliveroo
Deliveroo è molto user friendly, ha un design moderno, funzioni preordine e la possibilità di inserire la mancia al momento del pagamento. Molto ampia anche la scelta del menù a disposizione, con delle differenze a seconda dell’area geografica in cui ci si trova. L’applicazione serve fra le più importanti catene di fast food e steak house, svolgendo anche il servizio per la colazione.
Glovo
Glovo ricopre tutto il territorio nazionale, offrendo anche convenzioni con negozi, supermercati e farmacie in base alla geolocalizzazione; ciò si è rivelato estremamente utile soprattutto in quei periodi in cui gli spostamenti non erano consentiti o limitati. Il servizio è stato ulteriormente rafforzato dal recente accordo stretto con il Gruppo Vègè. Ciò gli ha permesso di garantire in tutta Italia la spesa a domicilio in soli 40 minuti, un ulteriore aggiunta alla già attuale strategia ‘Quick commerce’: consegna rapida di tutti i prodotti di uso quotidiano.
Uber Eats
Uber Eats è molto precisa e dettagliata, offre infatti la possibilità di seguire le diverse fasi della preparazione e della consegna dell’ordine, compreso il percorso del rider per raggiungere la vostra abitazione. Ma la cosa più strabiliante è la possibilità di scegliere la fascia oraria di preferenza per il delivery, se il ristorante lo consente. L’applicazione è molto rinomata soprattutto per i suoi frequenti codici sconto, ritagliati ad hoc per premiare la fedeltà del cliente.
JustEat
JustEat vanta una scelta molto ricca, pizzerie, cucina internazionale, catene di fast food, possibilità di chiedere cibi privi di allergeni. Il servizio arriva a coprire anche le zone più periferiche, non solo quelle centrali, offrendo anche la possibilità di pagare in contanti alla consegna, invece che via app con carte di credito o sistemi di pagamento digitali come Paypal o Satispay.
Di solito vengono applicate delle commissioni su tutti i tipi di delivery, le quali possono essere eliminate con promozioni o premi/abbonamenti fedeltà.
Tutte le piattaforme esaminate danno l’opportunità di creare un account aziendale, in cui verrà assegnato un account manager interno a cui far riferimento per ordinare cibo, ma anche snacks nel corso della giornata. L’account aziendale consente inoltre, restrizioni permettendo, la possibilità di avere subito a disposizione catering per eventi, feste o meeting direttamente in ufficio.
I prezzi possono variare molto in base a dove ci si trova. Per questo motivo esistono diverse applicazioni, come ad esempio FooxEat, attualmente funzionante solo a Milano, che confronta le offerte, permettendo all’utente di scegliere il servizio sulla base del prezzo, delle promozioni in corso e dei tempi di consegna.
