Si parla da anni dell’arrivo del nuovo regime del mercato libero dell’energia, eppure dovremo ancora aspettare per vederne l’attivazione. Ma cosa succederà dal 2023?

Ancora un altro slittamento, uno dei tanti che si susseguono a partire dal 2018, anno in cui fu indicata per la prima volta la deadline per passare al nuovo regime. Il mercato tutelato dell’energia trova quindi una nuova scadenza in data 1° gennaio 2023. Data in cui forse i nuovi regolamenti del mercato libero diventeranno reali.

Ma cerchiamo di capire in maniera più chiara cosa comporterà per i clienti domestici la fine del servizio di maggior tutela, e la conseguente entrata al libero mercato:

  • Obbligo di scegliere un fornitore di energia nel mercato libero
  • Nel caso di non scelta, sarà il gestore del mercato tutelato ad assegnare ad ogni utente un fornitore temporaneo (probabilmente tramite asta nazionale, per un periodo di 6 mesi, applicando una tariffa di Simil Tutela).
  • Trascorsi i 6 mesi di utilizzo, sarà necessario effettuare nuovamente il cambio di operatore, selezionando un nuovo fornitore di energia.
  • Nel caso di mancata scelta, sempre secondo l’iter sopracitato, si procederà verso una nuova assegnazione casuale. Tutto ciò senza che l’utente subisca mai interruzioni nelle forniture di luce e gas.

A seconda del tipo di utenza di ogni cliente, la fine del mercato tutelato procederà con tempi e modalità diverse: come è avvenuto ad esempio per le imprese. Per quest’ultime il servizio di maggior tutela si è concluso il 1° gennaio 2021. Per quanto riguarda invece i clienti domestici, le scelte per fissare le modalità di chiusura della maggior tutela spettano al Ministero dello Sviluppo economico.

Anche l’ordine e il buon funzionamento del mercato dell’energia fanno parte dei compiti principali del Ministero dello Sviluppo Economico. Organizzare in modo efficiente l’Albo dei venditori è fondamentale per superare l’attuale frammentazione che caratterizza il comparto. Dovranno infatti iscriversi tutti i venditori di elettricità che hanno intenzione di svolgere la propria attività nel mercato italiano.

In ogni caso, ogni utente può cambiare operatore e abbandonare il mercato tutelato in qualsiasi momento, in maniera molto semplice e a costo zero. Come? Semplicemente aderendo ad una qualsiasi offerta di una qualsiasi compagnia, che detiene il piano tariffario più vicino alle vostre esigenze.

La trasmissione al vecchio gestore dell’avvenuta disdetta sarà completamente a carico del nuovo fornitore, senza subire alcuna interruzione di servizio. Tempo un mese e non troverai più vecchie bollette.
Tutto ciò di cui avete bisogno per il passaggio sono:

  • I dati anagrafici dell’intestatario del contratto,
  • i corretti indirizzi della fornitura e di fatturazione,
  • i codici identificativi dell’utenza (il POD per la luce, il PDR per il gas)
  • Scegliere la tipologia di addebito: diretto sul conto corrente, tramite bollettino o carta di credito.

Stando agli ultimi dati di ARERA, l’Authority per l’energia, ci sono ancora almeno 15 milioni di utenti domestici sul mercato tutelato. Questa parte di popolazione continuerà a ricevere, fino alla scadenza del 31 dicembre 2022, l’aggiornamento trimestrale da parte di ARERA sia per i consumi di elettricità che per quelli del gas.

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